20091029

Bovaz, da bimbo

    Quando ero piccolo pensavo che il premio Nobel fosse una statuetta, tipo l'Oscar.
   Quando ero piccolo pensavo che non avesse alcun senso che la gente smettesse di crescere, invece iniziando ad invecchiare.
   Quando ero piccolo pensavo che gli animali si potesse incrociare a piacimento, per ottenerne di nuovi, e mi chiedevo perchè non fosse una pratica comune.
   Quando ero piccolo pensavo che Street Fighter, Star Wars, i romanzi di Asimov, Ken Shiro e simili fossero non reali ma almeno realistici.
   Quando ero piccolo cercavo di riunire gli eventi di Dune, delle saghe di Asimov, di Star Wars e di più o meno ogni altra cosa leggessi in un unico continuum.
   Quando ero piccolo il mio obiettivo in prospettiva era costruire qualcosa di simile a Mazinga, ma con la possibilità di saltare nell'iperspazio.
   Quando ero piccolo al TG andavano di moda il buco dell'ozono e l'estinzione delle balene.
   Quando ero piccolo ne sapevo molto più che ora, sui dinosauri.
   Quando ero piccolo pensavo che la Luna e Marte fossero molto vicini, ma anche avventurosi.
   Quando ero piccolo non mi spiegavo perchè la gente era andata per secoli a cavallo, e non, ad esempio, in groppa ad una tigre come He-Man.
   Quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto essere albino.
   Quando ero piccolo volevo essere la persona più alta del mondo.
   Quando ero piccolo non vedevo l'ora di non essere piccolo.
   Quando ero piccolo mi pareva che l'Uomo Tigre fosse disegnato benissimo, ed avesse delle trame da seguire.
   Quando ero piccolo non mi spiegavo che senso potessero avere i soldi, ed un'economia basata sui soldi.
   Quando ero piccolo, avevo molte più cose da dire o da scrivere in questo post, anche se sapevo molte meno cose.
   Quando ero piccolo non sapevo dell'esistenza di uno sport chiamato rugby.
   Quando ero piccolo non sapevo niente dell'Irlanda, o della birra.
   Quando ero piccolo pensavo che ogni cosa fosse eterna.
   Quando ero piccolo non capivo come era organizzato il tempo in un giorno: perchè 24 ore da 60 minuti? e perchè dopo le, ad esempio, 2e59 ci sono le 3e00 e non le 2e60?
   Quando ero piccolo non capivo perchè la gente nel mondo parlasse più di una lingua.
   Quando ero piccolo non capivo perchè la gente pregasse, o si dedicasse ad altri riti scaramantici.
   Quando ero piccolo avevo ancora meno problemi di ora a dire le cose in faccia alla gente, tra l'incredulità e l'imbarazzo della mia famiglia.
   Quando ero piccolo a Sonic ero il più forte.
   Quando ero piccolo non capivo perchè bloccare entrambe le gambe di un altro bimbo con le proprie mentre si giocava a pallone fosse fallo.
   Quando ero piccolo non capivo perchè quelli della generazione dei miei genitori ne sapessero meno di me sulle droghe, e ne avessero molta più paura.
   Quando ero piccolo non capivo perchè si avesse bisogno di dormire, ma mi piaceva farlo.
   Quando ero piccolo adoravo in maniera ossessiva la prima colazione.
   Quando ero piccolo non mi riusciva di comprendere come mai i miei genitori mi impedissero di fare arti marziali.
   Quando ero piccolo non capivo gli animali da compagnia/appartamento.
   Quando ero piccolo non capivo perchè gli adulti non avessero le pantofole di peluche.
   Quando ero piccolo non capivo perchè il mangiare a scuola faceva sempre così schifo.
   Quando ero piccolo non capivo perchè il venerdì la mensa ci dovesse rifilare il pesce.
   Quando ero piccolo non potevo stare alzato fino a tardi, ma in compenso mi svegliavo sempre presto.
   Quando ero piccolo il sabato mattina era il mio preferito perchè c'erano i cartoni.
   Quando ero piccolo facevo merenda tutti i giorni, e mia madre mi leggeva i titoli degli episodi dei Cinque Samurai.
   Quando ero piccolo mi pareva naturale che se ti piaceva una ragazza, questa veniva rapita da un supercattivo che l'avrebbe usata/uccisa per distruggere/conquistare il mondo/la galassio/l'universo.
   Quando ero piccolo non mi rendevo conto non utilizzare il congiuntivo quando avrei dovuto.
   Quando ero piccolo credevo Sean Connery fosse la perfetta spia inglese.
   Quando ero piccolo pensavo di spararmi per vedere se ero un Highlander, non sapendo il significato della parola.

20091026

Wierdly enough

    Amorality is a form of morals.

20091017

Don't fall in love with scissors

    People might get hurt.

20091015

I have a dream

    L'altra notte ho dormito come poche volte prima. Ero un sasso, e neppure il ripetuto suonare delle sveglie che hanno buttato giù il resto della famiglia dai rispettivi letti ha potuto niente contro la mia letargia.
Un'insolita combinazione delle mie condizioni psicofisiche con quelle ambientali ha causato la perseveranza del mio stato onirico mentre mio fratello lanciava il cellulare-sveglia per la stanza nel tentativo di farlo smettere di suonare, cominciava a gridare bestemmie e poi si metteva ad inseguire il cane per recuperare i pezzi in cui di era scisso il Motorola. Sempre senza smettere di bestemmiare. Una volta ricomposto, il cellulare ha ripreso a suonare.
Nel frattempo io sognavo.

    Per qualche motivo che mi sfugge, io, mio fratello e mia madre abitavamo tutti a casa di un prete, casa che ovviamente era parte di una chiesa. Tipo la stanza sul retro, anche se era di fianco. Come è intuibile, io e questo prete non andavamo troppo d'accordo, col fatto che lui è prete, ed io me. Mia madre cercava di mediare, dando fondamentalmente ragione al prete sulla base del fatto che hanno avuto (per cause di forza maggiore. La loro.) ragione per quasi duemila anni. Questo per far capire che, nel mio sogno, ero un poco irascibile.
Ad ogni modo questa parte col prete non è collegata al seguito, se non da una relazione del tipo prima-dopo.
Mentre frugavo tra dei vestiti alla ricerca della mia maglia preferita (blu, slavata, cerniera) ho sentito casino da fuori della chiesa. Senza pensarci su due volte, mi sono trovato in strada, e c'erano degli enormi robottoni, simili agli octuptarra tri-droid di star wars.
Questi robottoni dicevano "nora" e sparavano un raggio che sembava un fulmine ed uccideva quasi tutti quelli che colpiva. Su quelli che sopravvivevano non aveva alcun effetto. Io ero uno dei sopravvissuti, come è chiaro dal fatto che sto raccontandolo.
A quel punto del sogno ho sperato che il raggio uccidesse chiunque fosse religioso, ed ho capito che "nora" voleva dire "ciao".
Parlando con un dirigente IBM che era lì accanto, ho scoperto che invece i robot uccidevano chiunque non avesse un sufficiente grado di affinità con la tecnologia, qualunque cosa questo significhi.

    Per qualche motivo questo sogno mi ha fatto svegliare allegro.

20091013

Hairs

    Al contrario dell'opinione predominante nel luogo in cui vivo, io non sono l'origine di tutti i capelli dell'universo, e i miei capelli non sono ovunque.

20091009

john.wayne@polito.it

    Two dozen keys at a ring of your belt
a screwdriver poking out of your pocket
a satchel slouching dangly from your shoulder
you got boots
why you walk
like you just rode at a bloody rodeo?

20091007

One thirty in the morning

    Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so. Io non lo so.

20091004

Canis lupus familiaris

    Cani. C'è una cosa che mi lascia dubbioso dei cani. Questi animali se ne vanno in giro portandosi dentro, mi pare, un foot-fetish orale che neppure nei porno più di nicchia.
    Passano il tempo a leccare talloni, mordere caviglie, masticare ciabatte e affini. Tipo, dopo mangiato ti leccano un po' tra le dita dei piedi, poi ti rubano una ciabatta che ti eri dimenticato da qualche parte e se la portano per sgranocchiarla nella cuccia.